La donna lontana
I mille e mille aromi, dalla tua bocca effusi,
Sono profumate nubi, di dolcezza assassine.
E’ un’anfora il mio corpo, fatta di notte oscura,
Che versa la sua essenza in te, folle divina!
I tuoi sguardi si perdono nei dolci sentieri
Per te la Notte e l’Erebo ritornano nel Nulla,
Febe si smorza esangue innanzi a te e si umilia,
E d’Eros sulla testa scende brina di fiori.
In una notte azzurra nel giardino silente,
dove tu stia immaginando nebbiose regioni
Ed il piano dissecchi la canzone dell’Oblio,
La stella del mio bacio ti si poserà in fronte,
L’anima mia sorgiva t’inonderà di rose
e vibrante di suono il piano canterà.